L'intelligenza del cane


Cane di piccola taglia beige con occhiali da vista

Come funziona l’intelligenza del cane e come svilupparla

Come vive le esperienze il nostro amico a quattro zampe? Come percepisce le emozioni? Sono tutte domande che sicuramente i proprietari di amici a quattro zampe si sono posti.


Secondo il professore di psicologia, ricercatore neuropsicologico e scrittore sull'intelligenza, Stanley Coren, l’intelligenza del cane è paragonabile a quella di un bambino di tre anni.


Nello specifico, l’esperto propone una suddivisione dei vari tipi di intelligenza canina che vediamo di seguito:


- L’intelligenza istintiva: come dice il nome stesso, questo tipo di intelligenza si rifà all’istinto dell’animale. In questa categoria vengono collocate le abilità che il cane sviluppa sin dalla nascita.
- L’intelligenza adattativa: in questo gruppo si inseriscono tutte le capacità che il cane apprende in modo autonomo, attraverso le proprie esperienze.
Basta pensare, per esempio, a quando alcuni cani imparano a fuggire dal loro recinto oppure a raggiungere qualche oggetto sul tavolo. Di sicuro non si tratta di insegnamenti ricevuti dal proprietario, ma di abilità acquisite autonomamente per risolvere dei problemi ed ottenere il risultato cercato.
- L’intelligenza funzionale: è questo il tipo di intelligenza che raccoglie tutte le nozioni provenienti dall’esterno, ovvero attraverso la nostra attività di educazione o l’apprendimento derivante dall’osservazione di altri cani o umani. In questo ambito, l’affiancamento di un cane adulto educato, ben equilibrato e socializzato, può rivelarsi di grande aiuto per crescere un cucciolo.
- L’intelligenza spaziale: proprio come dice il nome, questa intelligenza riguarda la capacità del cane di orientarsi nello spazio.


Cosa possiamo dire sul modo di ragionare e pensare del nostro amico a quattro zampe?


Innanzitutto possiamo affermare che il cane ha una viva attività mentale: basti pensare a quando, proprio nel mezzo del suo riposino (…o numerosi riposini quotidiani) inizia a muoversi e ad emettere strani rumori. Cosa sta facendo? Sta sognando!


Proprio come noi il cane sogna sulla base di esperienze vissute: la corsa al parco, l’incontro con altri cani, i divertenti momenti di gioco assieme ai suoi umani preferiti.


Ne consegue la sua capacità di provare delle emozioni: felicità, tristezza, paura…come per esempio quando lo sgridiamo. Infatti, è in grado di distinguere i diversi toni della voce e comprendere il nostro stato d’animo quando ci rivolgiamo a lui.


Proprio grazie alla sua capacità di percepire i nostri stati d’animo, il cane riesce anche ad essere empatico: ovvero ha la capacità di porsi nello stato d'animo o nella situazione di una persona.


Secondo Stanley Coren, inoltre, i nostri amici a quattro zampe sono in grado di apprendere circa 160 vocaboli. Ovviamente ci sono delle eccezioni, come il cane da record che è in grado di riconoscere ben 1022 parole. Anche la razza del cane influisce molto sulle sue capacità, anche per quanto riguarda l’apprendimento.


Tuttavia, oggigiorno ci sono dei giochi di attivazione mentale per i nostri amici a quattro zampe che possono aiutarli a sviluppare la conoscenza dei vocaboli: parliamo del gioco con i pulsanti per insegnare al cane “a parlare”.
Si tratta di giochi molto interessanti che possono aiutare a costruire un rapporto più consapevole con il proprio cane a partire proprio dal soddisfacimento dei suoi bisogni principali come la fame, la sete, la necessità di fare i bisogni o la voglia di fare una passeggiata.


La tecnica con cui insegnare al proprio fedele amico ad utilizzare questo gioco non è da sottovalutare e una buona dose di pazienza e perseveranza è fondamentale per ottenere dei risultati e per renderla un’attività gratificante anche per il cane.


La tecnica alla base dell’insegnamento per l’ottenimento dei risultati è il sistema del rinforzo positivo: ogni volta che il cane compie un’azione positiva è importante gratificarlo con un tono caloroso e felice della voce ed eventualmente rafforzare la sua comprensione di avere fatto la cosa giusta con qualche premietto.


L’errore da non commettere mai (e non solo in questa occasione) è sgridare il cane: sgridarlo perché non riesce a capire il funzionamento di un’attività non lo aiuterà nella comprensione della stessa, ma gli farà percepire l’attività come negativa e frustrante…proprio come accadrebbe per noi.


In questo gioco ogni pulsante si differenza per un suono diverso che spesso coincide ad una parola associata ad un comando specifico.
L’insegnamento di un pulsante dev’essere completato prima di passare al pulsante successivo, ovvero non si può passare alla fase successiva fino a quando la precedente non è stata interiorizzata.


Il tempo dedicato ad ogni sessione di insegnamento non deve avere una durata superiore ai venti minuti, ma può avere anche una durata minore se si nota nel nostro amico qualche segnale di ansia o stress. Come è già stato detto l’attività deve essere piacevole per tutti, non un’occasione di frustrazione.


Ci possono essere altre occasioni per stimolare il proprio cane e non necessariamente è obbligatorio acquistare dei giochi per l’attivazione mentale. Con un po’ di manualità e qualche ricerca in internet è facile trovare qualche bell’idea per costruire dei giochi interessanti. Del resto non sarà proprio il nostro cane a giudicare il nostro operato, per lui passare del tempo di qualità con noi sarà il regalo migliore.


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